Help Gestione Immobili

Animali Domestici in Condominio: Diritti, Regole e Responsabilità

Gli animali domestici in condominio sono protetti dalla legge, che vieta ai regolamenti condominiali di impedirne la presenza. Questo articolo spiega i diritti, le regole da rispettare e i casi in cui l’amministratore può intervenire.

La presenza di animali domestici in condominio è una questione che spesso genera dibattiti tra i condòmini. Tuttavia, la normativa vigente è chiara e tutela il diritto di possedere un animale nelle parti private. Ecco tutto ciò che devi sapere.

Posso Tenere Animali Domestici in Condominio Anche se il Vicino Non Vuole?

L’art. 1138, 5° comma del Codice Civile stabilisce che i regolamenti condominiali non possono vietare la detenzione di animali domestici. Questa norma, inderogabile, ha lo scopo di tutelare un interesse pubblico.

Tuttavia, chi possiede un animale è tenuto a rispettare le parti comuni, garantendone:

Ad esempio, è obbligatorio portare il cane al guinzaglio nelle aree comuni come scale, ascensori e giardini condominiali.

Cosa Fare se il Regolamento Condominiale Vietasse gli Animali?

Anche se un regolamento condominiale contrattuale prevede il divieto di tenere animali domestici, tale clausola è considerata nulla per legge. Questo principio è stato confermato da numerose sentenze di Tribunali, Giudici di Pace e Cassazione.

Sebbene non sia possibile vietare gli animali nelle unità private, si possono stabilire regole per il loro comportamento nelle parti comuni, come:

Se la Razza dell'Animale È Considerata Pericolosa

Il proprietario deve rispettare l’art. 83 DPR 320/1954, che impone di condurre i cani al guinzaglio o con museruola nelle aree pubbliche, incluse le parti comuni del condominio, quando richiesto dai regolamenti locali di igiene.

Se Solo un Condòmino Si Lamenta

Nel caso in cui un singolo condòmino si lamenti, ad esempio, per il gatto del vicino che entra nel suo balcone o giardino, la questione è considerata una disputa tra privati. L’amministratore non ha alcuna competenza in merito, e i due condòmini devono risolvere il problema privatamente.

Quando Può Intervenire l’Amministratore?

L’amministratore può intervenire nei seguenti casi:

  1. Deiezioni animali: Se gli escrementi rendono le parti comuni (es. giardini, parchi) inutilizzabili per altri condòmini.
  2. Rumori molesti: Ad esempio, latrati continui che disturbano il riposo o le occupazioni dei condòmini.

In questi casi, può comminare sanzioni previste dal Codice Civile, fino a 200€, aumentabili a 800€ in caso di recidiva, come stabilito dall’art. 70 disp. att. c.c.

Conclusione

Possedere animali domestici in condominio è un diritto tutelato dalla legge, ma comporta responsabilità da parte dei proprietari. Il rispetto delle regole garantisce una convivenza pacifica tra gli abitanti del condominio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *