La manutenzione degli edifici condominiali è essenziale per garantire sicurezza, efficienza e valore nel tempo.
Gli interventi si dividono in manutenzioni ordinarie, necessarie per il corretto funzionamento quotidiano delle strutture e degli impianti, e manutenzioni straordinarie, che riguardano opere di maggiore entità per la ristrutturazione o il miglioramento dell’immobile.
Queste attività devono essere pianificate con attenzione, seguendo le scadenze consigliate e le disposizioni del Codice Civile, che regolamenta le modalità di approvazione degli interventi in assemblea. Inoltre, alcuni lavori possono beneficiare di agevolazioni fiscali, riducendo il peso economico per i condomini.
Le manutenzioni ordinarie comprendono tutti quegli interventi di routine necessari per garantire il buon funzionamento e la sicurezza degli impianti e delle strutture condominiali. Sono generalmente ripetute con cadenza regolare e servono a prevenire guasti e deterioramenti.
Le manutenzioni straordinarie sono interventi di maggiore entità necessari per riparare danni significativi o per ristrutturare parti dell’edificio. Richiedono spesso un investimento più elevato e sono pianificati su periodi più lunghi rispetto alle manutenzioni ordinarie.
La presente immagine è tratta da un articolo del Corriere della Sera. Per motivi di Copyright alcune informazioni sono state oscurate
In base all’art. 1136 del Codice Civile, le decisioni relative ai lavori di manutenzione condominiale devono essere approvate in assemblea con maggioranze diverse a seconda della tipologia di intervento:
- Manutenzione ordinaria: è sufficiente la maggioranza semplice (metà +1 dei presenti, che rappresentino almeno un terzo dei millesimi).
- Manutenzione straordinaria e innovazioni: è necessaria la maggioranza qualificata (maggioranza degli intervenuti, che rappresentino almeno i due terzi dei millesimi).
- Grandi ristrutturazioni e modifiche strutturali: serve il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore millesimale.
Alcuni interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica possono accedere a bonus fiscali (es. Superbonus, Ecobonus, Bonus Facciate) con una maggioranza semplificata (un terzo dei millesimi), come previsto dalle normative in vigore.
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