La valutazione del rischio sismico è essenziale per garantire la sicurezza strutturale degli edifici, specialmente in un territorio come l’Italia, caratterizzato da un’elevata sismicità. Scopri come vengono classificati gli edifici e quali normative regolano la loro sicurezza.
Tipologie di Danni Causati da Sollecitazioni Sismiche
Le forze sismiche agiscono sugli edifici provocando danni di varia gravità:
- Ribaltamento delle pareti fuori piano:
- Coinvolge pareti perpendicolari alla direzione delle onde sismiche.
- È il danno più grave, spesso associato a crolli parziali o totali.
- Lesioni a taglio diagonale:
- Colpiscono pareti parallele alla direzione delle onde.
- Generalmente meno gravi, ma comunque significative.
Nei edifici in calcestruzzo armato, i danni strutturali più comuni includono:
- Piano soffice.
- Rotture nei nodi trave-pilastro.
- Effetti di irrigidimento causati da pareti non strutturali.
Classificazione del Rischio Sismico
La classificazione del rischio sismico si suddivide in otto classi, da A+ (rischio minimo) a G (rischio massimo), come previsto dal D.M. 58 del 28 febbraio 2017. Le Linee Guida del decreto prevedono due metodi per la valutazione:
- Metodo convenzionale:
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- Basato su un’analisi sismica completa.
- Determina la capacità sismica dell’edificio (PGA – Peak Ground Acceleration) prima e dopo eventuali interventi.
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Metodo semplificato:
- Stima la vulnerabilità utilizzando tabelle specifiche.
- Non richiede calcoli strutturali complessi.
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Normative Sismiche e Stati Limite degli Edifici
Le NTC 2008 introducono quattro stati limite per definire le prestazioni sismiche degli edifici:
- Stato Limite di Operatività (SLO): Minimi danni, interruzione d’uso ridotta.
- Stato Limite di Danno (SLD): Danni non gravi, sicurezza e funzionalità garantite.
- Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV): Danni significativi, ma la struttura mantiene resistenza.
- Stato Limite di Prevenzione del Collasso (SLC): Danni gravi e rischio di collasso, con un margine di sicurezza.
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Zone Sismiche in Lombardia
La Regione Lombardia, con il Decreto D.d.u.o. 22 maggio 2019 n. 7237, ha classificato il territorio in zone sismiche:
- Zona 4: Varese, Lecco, Como e parte di Milano.
- Zona 3: Sondrio, Bergamo, Monza, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, parte di Brescia.
- Zona 2: da Brescia Est all’area del Lago di Garda e Mantova Nord.
Edifici Strategici e Rilevanti
Il decreto regionale identifica gli edifici strategici, fondamentali per la gestione delle emergenze, tra cui:
- Edifici pubblici: amministrazioni comunali, regionali e provinciali.
- Strutture sanitarie: ospedali e centri operativi di emergenza.
- Infrastrutture critiche: dighe, impianti di trattamento acque reflue, reti di approvvigionamento idrico.
Sicurezza Sismica e Aspetti Economici
La classificazione sismica considera non solo la sicurezza ma anche i costi dei danni previsti. Le classi di rischio sismico (da A+ a G) offrono una visione completa del livello di vulnerabilità di un edificio, tenendo conto della resilienza strutturale e dei costi da sostenere.
Conclusione
La valutazione del rischio sismico è uno strumento cruciale per prevenire danni e proteggere la sicurezza delle persone e delle strutture. Attraverso l’applicazione delle normative e la classificazione del rischio, è possibile pianificare interventi di miglioramento sismico e garantire la resilienza degli edifici.